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Linkedin: come creare un profilo professionale

Linkedin: come creare un profilo professionale

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Ottimizza il tuo profilo professionale in LinkedIn.

Un profilo professionale in LinkedIn può aiutarti a collegarti con nuove opportunità. Spesso si cade nell’errore di credere che LinkedIn sia solo per chi cerca un lavoro, visto l’utilizzo intensivo dei recruiter ma non è così. Un profilo aggiornato e dettagliato è a beneficio di tutti: dalle aziende ai consulenti. Puoi allargare la tua rete di collegamenti, oppure cercare nuovi collaboratori. In più, gli strumenti pay di Linkedin permettono ai venditori di cercare nuovi clienti sfruttando molti criteri di profilazione. Conosci le 3 dritte per trovare clienti in LinkedIn in modo gratuito? 

Difatti nel tempo LinkedIn è diventato il social degli freelance. Scopri come mostrare la tua storia professionale attraverso esperienza, competenze e formazione. Inoltre, scopri come le segnalazioni e le conferme di competenze rafforzano il tuo profilo in LinkedIn e migliorano la visibilità.

1. Quanto conta la prima impressione: scheda introduttiva.

La parte superiore del tuo profilo viene chiamata scheda introduttiva. In questa sezione vengono mostrate le informazioni che descrivono il tuo attuale stato professionale. Utilizza questa sezione per presentarti e mettere in evidenza quello che vuoi che si sappia di te.

Puoi modificare i campi presenti, come ad esempio:

  • Nome: scrivi sempre nome e cognome, al contrario se sei una realtà aziendale sarà bene creare una pagina aziendale.
  • Foto del profilo: rispetta le linee guida per aumentare di visibilità.
  • Banner: l’immagine di sfondo deve rispecchiarti, non la cambiare spesso.
  • Sommario: scrivi un testo che ti racconta, come se fossi ad un colloquio di lavoro comprese le tue informazioni di contatto. Inutile a dirlo ma evitiamo gli errori grammaticali.
  • Posizione lavorativa attuale: viene ripresa in automatico dalla sezione Esperienza.
  • Formazione: dedica del tempo a riordinare cronologicamente il tuo percorso di studi con date e descrizioni corrette. Personalizza la sezione allegando certificati, foto e link alle sedi in cui hai studiato; ad esempio oggi gran parte della formazione é svolta online, ebbene inserisci i link dell’eLearning* per confermare la credibilità delle tue competenze.
  • Località: indicare dove lavori è importante per la local strategy* sopratutto come freelance.
  • Contatto: ottimizza l’indirizzo del profilo sostituendo i numeri associati da LinkedIn con il nome/cognome in Modifica il profilo pubblico e l’URL.

Sai che puoi aggiungere sezioni come volontariato o pubblicazioni? Il consiglio é seguire un filo logico fino ad oggi. Filtra tutte le tue esperienze dal post diploma e metti da parte quelle discordanti con la tua posizione attuale.

Attenzione: non tutte le realtà, con cui hai collaborato, hanno una pagina aziendale; pertanto quando l’inserirai nella sezione del profilo non ci sarà alcun collegamento e risulterà un icona grigia.

 

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2. Come visualizzare lo strumento di misurazione efficacia del profilo: visite al profilo.

Puoi controllare l’efficacia del tuo profilo nella dashboard iniziale completa di tutte le informazioni e comprendere come la tua attività su LinkedIn influisce sulle interazioni.

Potrai conoscere chi ha visitato il tuo profilo o quante visualizzazioni ha ricevuto l’ultimo post; ma quello che ti sorprenderà è il numero di quante volte è comparso il tuo profilo nei motori di ricerca. Ecco spiegato perché quando ti cerchi in Google con nome e cognome spunta LinkedIn e ovviamente segue Facebook.

LinkedIn dovrebbe, sul serio, elaborare una landing page* personalizzata per gli iscritti, in fondo un consulente non ha necessità di un sito articolato.

3.Le competenze che fanno la differenza: inserimento e conferme.

In realtà il profilo LinkedIn è il tuo curriculum aggiornato con file allegati, condivisibile in formato PDF e con il plus di competenze confermate dai tuoi collegamenti. Cosa vuol dire? In base alle tue esperienze aggiungi delle competenze, LinkedIn permette di elencarne fino a 50 ma l’ideale sarebbe avere almeno 10/15 competenze e inserire le principali tra le prime 3. Non indicare le proprie competenze è un po’ come sottovalutarsi e non far emergere le proprie potenzialità. Viceversa, indicarne troppe equivale a mettere in dubbio la propria credibilità (non si può essere esperti e competenti in tutto).

Sopratutto NON MENTIRE! Si chiama fact checking: i collegamenti possono smascherare eventuali bufale inserite con la segnalazione a LinkedIn. Ecco perché è fondamentale non barare nella descrizione dei ruoli ricoperti, dell’esperienze e delle skill.

LinkedIn è un social professionale: quando un collegamento conferma la competenza emersa nella collaborazione è una sorta di recensione più affidabile e spontanea.

4. Le linee guida condizioni per la foto del profilo.

I membri con una foto del profilo su LinkedIn possono ricevere 14 volte in più di visualizzazioni rispetto a chi non ha alcuna immagine. Ultimamente gli esperti di LinkedIn hanno puntato il dito sulla foto del profilo, parlando di errori fatali. In generale concordo come  non deve essere la foto del profilo in LinkedIn:

  • Sgranata, datata o perfino di default.
  • Dell’ultimo matrimonio o happy hour.
  • Di gruppo.
  • Provocante.

Ufficialmente LinkedIn chiede che non siano: loghi, panorami, animali o testi…infondo ricordano che non siamo su Facebook!

Scegli uno sfondo bianco e scatta, di solito un tocco di creatività viene accettata quando sei un freelance della web comunication: ad esempio il dito con i baffi, è divertente! In conclusione il tuo profilo é professionale?

 

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